Progetto Centro Sociale “I Ragazzi di Andrea” - Otto per Mille Chiesa Valdese

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Il progetto Centro Sociale “I Ragazzi di Andrea” Uildm Saviano finanziato dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese – Annualità 2017, ha avuto inizio il giorno 8 Gennaio 2018 ed inizialmente prevedeva la sua conclusione nel mese di novembre 2018. Tuttavia, a seguito del decesso del precedente presidente della Uildm Saviano si è richiesta una proroga delle attività al 31 marzo 2019

Il progetto si è svolto con un notevole successo, portando grandi benefici alle persone disabili del centro e alle loro famiglie rappresnentando per loro una nuova possibilità, un elemento di benessere, di miglioramento della qualità di vita e delle relazioni sociali all’interno del gruppo e della comunità. Tutto ciò ha inoltre dato vita ad un processo virtuoso stimolando la proattività degli utenti stessi. Il nostro obiettivo per il futuro è mantenere e rendere stabili queste conquiste, nonché migliorare ulteriormente la qualità di vita delle persone con  disabilità di Saviano, e indirettamente, in questo modo, migliorare la vita delle loro famigli e di tutta la comunità, perché siamo convinti che una comunità è tale solo quando riesce a occuparsi dei più bisognosi.

Le attività svolte

Le attività si sono svolte presso il Centro Sociale “I Ragazzi di Andrea” in via Mazzini,  dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00.

Questo spazio ospita il centro sociale “I Ragazzi di Andrea”, che offre supporto ad un gruppo di disabili medio-gravi del territorio, composto da adulti, e che comprende 12 persone che frequentano il centro quotidianamente più numerose altre che gravitano attorno ad esso.

Il progetto ha avuto come obiettivo quello di animare questo spazio con attività educative e di assistenza, allo scopo di:

  • permettere all'utente una crescita evolutiva-relazionale nell’ottica di una progressiva e costante socializzazione;
  • potenziare le abilità residue e mantenere le competenze raggiunte;
  • mantenere il disabile nel nucleo di appartenenza della famiglia;
  • migliorare la qualità della vita della persona favorendo l'interazione, la condivisione e le relazioni amicali;
  • migliorare le abilità relazionali e potenziare le abilità cognitive;
  • analizzare i comportamenti problematici dei soggetti favorendo la loro elaborazione e la gestione degli stessi;
  • sostenere le famiglie riducendo il senso di isolamento, sia della famiglia che dell’ospite stesso, dal proprio contesto territoriale;
  • incrementare e mantenere i livelli di autonomia funzionale, contrastando i processi involutivi e di solitudine;
  • stimolare gli ospiti a frequentare strutture esterne di tipo sportivo, sociale-ricreativo, favorendo così la condivisione e la socializzazione ad ogni livello.

Nel suo complesso l’intervento realizzato dal progetto ha visto una serie di azioni coordinate tra loro:

-attività di ascolto;

-attività socio educative;

-attività di svago nel tempo libero;

-attività laboratoriali – artistiche;

-attività ludico- teatrali;

-attività di laboratorio musicali;

-attività di coinvolgimento/partecipazione al cineforum su temi della diversità in genere con discussione finale;

-servizio di trasporto.

Le attività sono state svolte per cinque giorni alla settimana per quattro ore giornaliere. Il progetto ha visto la partecipazione di 12 utenti fissi, più atre presenze saltuarie.

Esempio di giornata tipo:

h15 –apertura del Centro e accoglienza degli ospiti;

h15.30 –svolgimento delle attività socio-educative;

h17 –break;

h18 –attività laboratoriali;

h19 –chiusura del Centro e trasporto utenti dal Centro a casa.

Lo staff educativo del progetto ha visto la presenza di: 1 responsabile di progetto (volontario) 1 maestro di ceramica e lavorazione (volontario) ; 3 tutor/ausiliario assistenti materiali; 1 formatore per le attività del laboratorio culturale. A questi sono stati affiancati volontari del servizio civile

Un elemento chiave dell’intervento progettuale è stato certamente quelle relativo alle attività laboratoriali; infatti, sebbene tutti gli elementi dell’intervento includevano una dimensione di cura ed educativa (compreso il trasporto), è nei laboratori che questo elemento si intensificava maggiormente. In particolare nel progetto sono stati attivati i seguenti laboratori:

  • Laboratorio di ceramica artistica e decoupage: per quattro ore settimanali, che ha favorito la promozione e il mantenimento di competenze oculo-manuali, di riproduzione e creazione spontanea.
  • Laboratorio di animazione/ludico-espressivo: per sei ore settimanali che ha permesso di favorire un processo di conoscenza delle emozioni, sviluppo e promozione dell'intelligenza emotiva.
  • Laboratorio “culturale” per la media di 3 ore a settimana e che ha visto le seguenti attività:
  •  escursioni presso i principali siti di interesse artistico/culturale del territorio, quali musei, cinema e teatri e uscite per pic-nic, al fine di favorire lo sviluppo di relazioni in-group e out-group, nonché partecipare e vivere il territorio di appartenenza con la finalità di educare sulle realtà del territorio di appartenenza
  • Attività legate a musica e teatro volto alla promozione dell’espressione libera e creativa, attraverso la produzione sonora, il dialogo sonoro improvvisativo sia individuale che di gruppo e il canto e l‘uso consapevole della voce

Le attività laboratoriali si sono snodate su 4 approcci metodologici integrati tra loro:

  1. la metodologia attivo-partecipativa basato sulla valorizzazione del gruppo come strumento privilegiato di lavoro;
  2. la didattica laboratoriale, che prevede la presentazione di uno specifico compito e il supporto ai soggetti disabili nell’individuazione della strategia idonea per il raggiungimento del compito previsto;
  3. il metodo del debriefing, ossia una riflessione attiva su ciò che è svolto e viene appreso, finalizzata a fare in modo che i partecipanti e il gruppo possano appropriarsi di quanto appreso, farlo proprio, e applicarlo anche in maniera autonoma per quanto possibile;
  4. il metodo del  circle time, come strumento di condivisione.

Grazie a queste attività sono stati raggiunti i seguenti obiettivi:

  • acquisizione di nuove competenze cognitive e manuali, rafforzamento e mantenimento delle competenze già possedute;
  • sviluppo di competenze emotive e abilità socio-relazionali;
  • promozione e rafforzamento della rete sociale.

Il progetto ha goduto di un finanziato di 10.000,00 euro da parte dell’Otto Per Mille della Chiesa Valdese   https://www.ottopermillevaldese.org/

 

Ritratto di admin_saviano

admin_saviano