Classe 1982, Erminio abita a Saviano ed è conosciuto da tutti nel paesino con il simpatico soprannome di “Sindaco” che si alterna all’altrettanto onorevole “Professore”. Anche lui, come altri suoi undici amici, frequenta il centro in Via Mazzini, sede della UILDM di Saviano “Francesco Ciccone”.
Erminio è uno tra i primi simpatizzanti dell’associazione e quando gli chiediamo da quanto tempo conosce il centro ci dice: «Non ricordo la data precisa, ma ho scoperto il centro quando c’era Andrea Russo. Prima il centro era a Piazza Musco, poi con gli anni abbiamo cambiato sede e sono cambiati anche i ragazzi (del servizio civile), tutte persone straordinarie.». Da queste parole intuiamo che la sede locale della UILDM è parte integrante della vita di Erminio e spingendosi oltre, riguardo a ciò che il centro ha cambiato nella sua vita, aggiunge: «Ciò che è cambiato è il mio CUORE. In questo periodo molto brutto mi mancano tutte le persone che vedevo e incontravo al centro, non mi piace vederlo chiuso. Quando quelle porte sono aperte mi sento LIBERO, quando sono chiuse non posso fare a meno di pensare a tutti i ragazzi che non possono nemmeno fare una passeggiata: QUELLO È IL LORO POSTO!». Dopo un momento di accennata commozione, gli chiediamo come si immagina tra una decina di anni e, senza esitare un attimo, ci dice: «Mi vedo come Sindaco del mio paese, perché per Saviano farei di tutto: modificare Piazza Vittoria per non farla allagare, sistemare il Forum dei Giovani per vedere presente più gioventù, sistemare il campo parrocchiale per i ragazzi e i bambini».
Un altro è l’elemento principale della vita di Erminio: «La mia guida è il Signore perché mi dà forza, mi aiuta, mi guarda le spalle», poi ci confida che è stata la mamma, fin da piccolo, a farlo crescere in Parrocchia grazie alla vicinanza di Don Andrea Pesapane.
Erminio è affetto da trisomia 21, conosciuta come Sindrome di Down, ma fortunatamente questo non è mai stato motivo di esclusione nella sua vita, infatti, lui stesso dichiara: «Non mi sono mai sentito emarginato perché le persone hanno sempre fatto caso al mio animo buono».
Erminio è una persona che trasmette entusiasmo ad ogni sua parola, ci sembra quasi incredibile la forza che emana e gli chiediamo se, a volte, si senta triste: «Mi capita poche volte di essere triste o di sentirmi solo, per me ogni giornata è sempre bella perché se apri la finestra puoi vedere il Sole, e per me la luce del Sole è Cristo: Gesù è sempre lì, vicino al Sole, vicino a noi!».
A questo punto la nostra chiacchierata è giunta al termine, ma Erminio ci tiene a ribadire il suo affetto verso i giovani, soprattutto suoi concittadini e amici, per questo dice: «I giovani non sono abituati a pregare, per questo lo faccio io per loro, infatti come diceva Sant’Agostino: “una lacrima evapora, un fiore appassisce, una preghiera arriva fino al cuore dell’Altissimo”».
Erminio ci dimostra che un cromosoma in più non può fermare sogni, ambizioni, tantomeno la vita attiva da cittadino. Ognuno ha il diritto di contribuire alla vita attiva della comunità, e se per alcuni è difficile farsi ascoltare, gli altri possono sempre fungere da megafono.