Il racconto di Giovanni

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Giovanni è parte attiva del centro sociale -sezione della UILDM di Saviano “Francesco Ciccone” - fin da ragazzo, e ora che è adulto riconosce quanto questo sia stato un trampolino di lancio per la socialità all’interno della comunità.

«Ho conosciuto i ragazzi del centro grazie a Francesco Ciccone e devo dire che posso ringraziarlo per avermi fatto cominciare questa avventura. Grazie al centro oggi mi sento maturato, ed è grazie all’esperienza con il centro che ho superato molti problemi che mi portavo dentro. Il centro è, sostanzialmente, un’unione collettiva di intenti e di anime». Il centro sociale “I Ragazzi di Andrea” è, infatti, un luogo nel quale questi ragazzi si sono conosciuti e insieme hanno cominciato a delineare un progetto comune: maturare nella consapevolezza che spesso, anche per chi le sfide sembrano essere più ardue, c’è sempre una via d’uscita!

Conoscendo meglio Giovanni, lui si lascia andare ai ricordi più cari: «Essendo un adulto, i momenti che oggi più mi sono cari, sono quelli della mia adolescenza e della mia gioventù. Ricordo benissimo le prime volte in cui sono uscito con la macchina, poco dopo aver preso la patente: sento ancora vivida la sensazione di libertà mentre guidavo» - per gli adulti la macchina risulta essere, spesso, quasi un peso, ma se ti trovi ad essere seduto su una sedia, contro la tua volontà, questa può diventare un mezzo di indipendenza, e ciò Giovanni lo ha sperimentato fino in fondo.

Chiediamo a Giovanni se qualcuno lo abbia mai fatto sentire insicuro, e lasciandoci letteralmente senza parole, risponde così: «Per strada sinceramente non ho mai notato gli sguardi degli altri, perché preferisco concentrarmi sulle mie qualità e non sugli sguardi delle persone che cercano di farti sentire sbagliato». Questa affermazione è sentore di crescita personale, e siamo curiosi di sapere quanto l’esperienza alla UILDM di Saviano “Francesco Ciccone” sia stata determinante in questo senso: «Per me essere liberi significa ESSERE SERENI E QUINDI ESSERE FELICI. Credo di essere una parte attiva, fondamentale, del centro; io, infatti, cerco di aiutare gli altri ragazzi del centro quando si trovano in difficoltà anche nelle piccole attività che facciamo: è così che sento di essere davvero libero!».

Il senso di corresponsabilità è quasi innato in ognuno dei ragazzi e dei volontari del centro sociale, e queste parole ne sono la conferma lampante. Del resto, in ogni gruppo/associazione che si rispetti, questo è uno dei pilastri fondamentali.

Un altro elemento fondamentale in una comunità, e nella vita in generale, sono i sogni. Proprio riguardo ai sogni, Giovanni dice: «È difficile sognare in questo periodo, ma in generale in questa società: credo che le condizioni in cui viviamo non siano le migliori e che spesso chi dovrebbe ascoltarci e aiutarci, invece ci ignora. Desidero, quindi, un Paese in cui tutti siano ascoltati e aiutati realmente e non solo a parole!»

Questo è il grido di Giovanni, questo il suo desiderio più grande.

Lo affidiamo ad ognuno di voi che sta leggendo, affinché, insieme, possa diventare finalmente realtà!

Ritratto di admin_saviano

admin_saviano