Rosalba

Il racconto di Rosalba

 

Rosalba è la protagonista della storia di oggi e conoscere la UILDM di Saviano “Francesco Ciccone” ha rappresentato un punto di svolta nella sua vita: «Per me il centro è stato davvero importante: ho trovato una seconda casa».

Per comprendere al meglio le sue parole, chiediamo a Rosalba qualcosa in più sulla sua vita, in particolare sul luogo di provenienza e sui suoi ricordi d’infanzia: «Sono nata in Venezuela e da dieci anni ormai abito qui a Saviano con mia sorella, mio cognato e la mia nipotina. Mi ricordo con affetto il periodo dell’infanzia, soprattutto perché ero vicina anche alla mia seconda sorella che abita ancora in Venezuela». Chiediamo a Rosalba se le capiti di pensare di ritornare nel luogo in cui è nata, e lei ci risponde così: «Se penso al Venezuela ho molta nostalgia, prima era bellissimo, ma oggi è distrutto dalla povertà e da tanto altro…quando cominci ad avere paura anche di uscire di casa, allora capisci cos’è la vera libertà!».

Le parole di Rosalba ci lasciano per un attimo spiazzati e ci fanno capire che spesso diamo troppe cose per scontate solo perché non ne siamo mai stati privato, o perlomeno quasi mai. In questa vita fatta di molti cambiamenti, però, Rosalba ha un punto di riferimento: «Mia sorella è una persona fondamentale nella mia vita, mi aiuta anche nelle cose che per gli altri possono essere più semplici come lavarmi, o vestirmi»; prima che queste parole possano ingannarvi, Rosalba precisa: «Fin da piccola non mi sono mai fatta frenare dalle difficoltà del mio fisico e ho sempre cercato di avere la mia autonomia».   Se, però, è facile avere caparbietà quando si è giovani, non è facile avere la stessa forza da adulti, ma Rosalba ci contraddice raccontandoci la sua esperienza: «Con il passare degli anni sono quasi migliorata, quando abitavo in Venezuela ero finita sulla sedia a rotelle, un po’ perché mi ero stancata, un po’ perché non era semplice fare tutte le visite mediche che posso fare qui; anche quando mi sono rotta il femore, è stato complicato fare l’operazione e, dopo, tutte le cure mediche che servivano. Posso dire che qui a Napoli sono nata una seconda volta, grazie alla mia famiglia, grazie ai miei amici, e soprattutto anche grazie a me!». Dalle parole di Rosalba apprendiamo quanto in questo mondo si è fortunati ad avere un sistema sanitario pubblico, che certamente avrà le sue criticità e le sue problematiche, ma che, nella maggior parte dei casi, salva vite.

Rosalba ci insegna che è possibile rifiorire, a qualsiasi età, in qualsiasi luogo, perché spesso si trova casa anche lontano dalla propria: tra le braccia di un amico, nel calore della famiglia, nella rete che solo una comunità può costruire.

 

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