Gerardo è uno dei più affettuosi frequentanti del centro della UILDM Saviano “Francesco Ciccone” e grazie alla sua testimonianza è certo che cambierete idea riguardo alla cura di ciò che ci circonda!
Per conoscere meglio Gerardo, però, è necessario fare una premessa riguardo al suo nome, perché questo fa intuire già molto della sua personalità; all’anagrafe, infatti, Gerardo è- in realtà- “Stefano”, chiediamo a lui stesso il motivo di questa scelta e ci rivela: «Da piccolo c’è stato un periodo in cui sono stato molto male e mia madre decise di rivolgersi a San Gerardo. Fortunatamente sono stato bene e da allora tutti mi chiamano Gerardo!». Questo aneddoto, all’apparenza superfluo, fa capire il radicato legame che Gerardo ha con la famiglia e con i valori tramandatigli: «Sono molto orgoglioso dei miei familiari, ad esempio, di mio cugino (che per me è quasi come un fratello) ma anche di mio figlio Giosuè: sono due uomini di legge e questo è un valore che mi è sempre stato trasmesso, fin da piccolo».
Incuriositi dai suoi racconti, decidiamo di chiedere a Gerardo il suo “sogno nel cassetto”, quello che da piccolo gli faceva illuminare gli occhi di una luce speciale: «Da piccolo il mio sogno era poter fare il Carabiniere e questa mia passione mi ha accompagnato sempre, fino a farmi essere volontario dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri» - a questo punto Gerardo ci mostra varie targhette di riconoscimento da parte dell’Arma dei Carabinieri e una raccolta di fotografie che lo ritrae in prima fila, in diverse occasioni cittadine, pronto a prestare il suo servizio gratuitamente.
Gerardo compie questo servizio di volontariato a Saviano come se fosse qualcosa di completamente naturale, così come è sempre attento alle celebrazioni del Paese e alla vita pubblica: dal Carnevale alla semplice- e così importante- raccolta differenziata, insomma, Gerardo è sempre presente e puntuale, pronto a dare il suo apporto alla comunità!
Oltre ad essere un cittadino esemplare, Gerardo è anche un nonno: «Mia nipote è un punto fondamentale della mia vita, grazie al suo sorriso e ai suoi continui dispetti riesco a tornare indietro nel tempo. Essere nonno è un’esperienza unica!».
I bambini di oggi saranno gli adulti del domani, ed è importante educarli fin dalla tenera età al rispetto verso il bene comune, a quei bambini, Gerardo dice: «Bisogna prendersi cura del Paese in cui si abita, perché è come se fosse la nostra casa!».
Speriamo che Gerardo vi abbia trasmesso la passione e l’amore per la terra che si abita, ma anche la spontaneità e la gratuità di un servizio prestato per il bene della comunità.
Vivere all’insegna del rispetto altrui e della cittadinanza attiva non è impossibile: Gerardo ce lo testimonia!